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Attualità

Cos’è l’Eurovision Song Contest

today10 Maggio 2022 128 1

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Da qualche anno a questa parte anche in Italia si è tornati a parlare di Eurovision Song Contest. Molti di voi lo conosceranno come Eurofestival, il suo vecchio nome italiano. Dopo il SuperBowl è l’evento televisivo più seguito al mondo. Per dare qualche numero,  la finale 2021 è stata vista in diretta da 183 milioni di persone.

La manifestazione viene organizzata dall’Unione europea di radiodiffusione dal 1956 quando Marcel Bezençon su proposta di Sergio Pugliese decise di organizzare una versione europea di Sanremo. Infatti, i vari paesi partecipanti si sfidano con una canzone ciascuno ed il vincitore organizza il festival l’anno seguente. Quella di quest’anno sarà la 66^ edizione.

L’Italia ha vinto l’edizione 2021 con Zitti e Buoni dei Maneskin e, secondo il regolamento, ha organizzato l’edizione 2022. Il tema dell’edizione è “The Sound of Beauty”. Per allacciarsi al tema della musica, il logo e le grafiche dell’edizione ricordano le grafiche Art Deco e Art Nouveau e del ventesimo secolo lo studio cimatico del movimento delle onde sonore. Un gigantesco sole si troverà al centro del palcoscenico rappresentando l’Italia ed un portale cosmico che si apre al suono della bellezza.

Mascotte dell’edizione sarà il drone Leo, ispirato a Da Vinci, che accoglierà in palco tutti gli artisti in gara nelle classiche cartoline introduttive dell’Eurovision.

 

Da quando è caduta la Cortina di Ferro, il numero di partecipanti è aumentato notevolmente e sono state introdotte due semifinali. Infatti, l’Eurovision si svolge il 10 ed il 12 maggio con la finale in onda nella serata del 14 maggio.  Dal 2014 partecipa anche l’Australia dove nel corso degli anni si è creato un cospicuo gruppo di appassionati del festival. 

Per l’Italia parteciperanno Mahmood e Blanco con “Brividi” in quanto vincitori del Festival di Sanremo. L’Italia è tra i cosiddetti Big 5, ovvero i maggiori finanziatori dell’Unione Europea di Radiodiffusione, il che significa che il duo sarà direttamente in finale senza passare per le votazioni nelle semifinali. Comunque, quest’anno, l’Italia sarebbe andata in finale comunque in quanto ai big five si aggiunge sempre il vincitore dell’anno precedente.

La scarsa popolarità del contest in Italia era dovuta ad un assenza di 13 anni. Infatti dopo il 1997, quando abbiamo partecipato con i Jalisse, l’Italia si è ritirata dalla competizione fino al 2011, quando siamo tornati in gara con Raphael Gualazzi che arrivò secondo con Madness of Love. Dal 2011 ad oggi, l’Italia è arrivata seconda due volte e terza una volta con Il Volo nel 2015 e ha vinto nel 2021. Torino diventerà un palco a cielo aperto per tutta la settimana: il classico “Eurovillage” è stato posizionato nel parco del Valentino. Il 9 maggio si sono esibiti i Negrita e i vari partecipanti al contest faranno capolino per tutta la settimana. 

Negli anni di assenza dell’Italia, il Festival è virato molto verso il grottesco anche grazie all’ingresso dei paesi dell’Europa dell’est abituati al festival musicale sovietico, l’Intervision, decisamente più kitsch. Tuttavia, dopo la vittoria della Svezia nel 2012, il Festival si è in parte “normalizzato” ed è in grado di attrarre target trasversali.  Nel corso degli anni è diventato un simbolo LGBTIQ+.

Le giurie di ogni paese possono dare un numero di punti da 0 a 8, 10, 12 ad ogni canzone e al conteggio finale delle giurie vengono aggiunti i punti derivanti dal televoto in tutti i paesi partecipanti. E’ un processo lungo che tiene gli spettatori con il fiato sospeso fino alla fine.

L’Italia ha vinto tre volte: nel 1964 con Non ho l’età (Per amarti) di Gigliola Cinquetti e nel 1990 con Insieme: 1992 di Toto Cotugno, una canzone sull’Unione Europea e, naturalmente, con i Maneskin nel 2021..  Tuttavia, molte canzoni italiane “perdenti” sono comunque entrate nel cuore di molti europei. Nel Blu dipinto di blu (Volare) arrivò terza nel 1958 ma è ancora oggi la canzone più famosa ad aver partecipato al festival. Anche Mahmood, arrivato secondo nel 2019, ha ottenuto un larghissimo successo in tutto il continente.

Per il momento, non ci sono stati problemi relativi al Covid. Un membro della delegazione portoghese è risultato positivo ma la cosa non ha influito sull’organizzazione dell’evento.  Un altro intoppo ha riguardato il palco. Il sole doveva aprirsi e ruotare ma ci sono stati dei problemi durante il montaggio. Si è riusciti a farlo funzionare soltanto per le prove della performance di Diodato della prima semifinale. Questo vuol dire che nessun paese potrà usare l’effetto per mancanza di tempo per dei cambiamenti nelle prove. Il sole girerà quindi solo durante alcune performance dell’intervallo. Inoltre, per la prima volta nella storia il palco avrà una propria fontana ai lati mentre la Green Room, ovvero la zona dove vengono ospitate le delegazioni sarà verde per via delle piante che la abbelliranno.

Quest’anno sia le semifinali che la finale andranno in onda su Rai1 in prima serata.

Tra le performance da tenere d’occhio: la Norvegia partecipa con i Subwoolfer. Non si sa chi siano, dicono di essere lupi e di venire dalla luna. Hanno 4,5 miliardi di anni, amano mangiare le nonne e sono le più grandi pop star dell’universo. Sia i due lupi che l’astronauta che li accompagna non parlano e usano un interprete a cui comunicano telepaticamente i propri pensieri. Massimo Di Lecce ha intervistato l’astronauta ed il loro interprete.

Il Regno Unito con Sam Ryder e “Space Man” potrebbe posizionarsi bene dopo anni di crisi mentre Italia e Ucraina sono dati tra i favoriti assieme a Spagna e Svezia. 

Tra le cartoline che introdurranno gli artisti, figurano anche dei luoghi delle nostre regioni. Nella prima semifinale vedremo Termoli con Marius Bear per la Svizzera e il Lago di Scanno con i Subwoolfer. Nella seconda semifinale Rocca Calascio farà da sfondo alla presentazione di Konstrakta, performance serba. Con “In Corpore Sano” denuncia le mancanze della sanità serba.

Infine, i Maneskin saranno super ospiti della finale quando presenteranno il loro nuovo singolo “Supermodel”.

Scritto da: Mattia Galante

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