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Abruzzo

Colle Moro, 60 vendemmie tra terra e mare

today30 Luglio 2022 96

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Dialoghi sul mondo del vino abruzzese,  nuove prospettive e progetti di valorizzazione territoriale

Colle Moro torna a parlare al territorio con uno speciale convegno allestito in una delle più belle e rappresentative location della costa abruzzese: il celeberrimo Trabocco Turchino, a San Vito Chietino.

A moderare l’evento che si è tenuto giovedì 28 luglio è stato il giornalista e food blogger Gianluca Marchesani. Un incontro rivolto agli amministratori e stakeholders locali, per offrire un’occasione di dialogo sul mondo del vino abruzzese e riflettere su nuove prospettive e progetti di valorizzazione territoriale.

L’evento, fortemente voluto dal Presidente della cantina Marco Staniscia, è stato un importante momento di confronto con i rappresentanti del territorio per capire verso quale direzione sta andando il settore vitivinicolo ed enoturistico regionale nonchè portare all’attenzione di molti le ultime azioni messe in campo dalla storica cooperativa frisana.

Una cantina che parla d’Abruzzo, con alle spalle ben 60 vendemmie, un compleanno festeggiato lo scorso anno in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua costituzione: 1961-2021. Sessanta anni trascorsi a prendersi cura delle viti che resistono tra i monti, le colline e il mare d’Abruzzo, che hanno generato uno speciale Montepulciano d’Abruzzo DOP 2020 e un Bianco Terre di Chieti IGP 2020 creati ad hoc e firmati dall’enologo Vincenzo Marchioli. Due nuovi vini che portano il nome Sessantesimo, realizzati con le migliori uve dei soci e racchiusi in uno speciale cofanetto commemorativo, che si contraddistinguono per la differenza cromatica del loro colore e delle loro etichette: una nera, associata alla notte e all’elemento della luna e l’altra bianca associata al giorno e all’elemento del sole. A caratterizzare l’esclusivo layout del packaging sono anche alcuni elementi rappresentativi dell’Abruzzo che mirano ad esaltare il forte rapporto che essa ha con il proprio territorio. Si tratta di una linea celebrativa di bottiglie, prodotte in tiratura limitata, che rappresentano un emozionante “sorso di storia” della cantina Colle Moro. Due vini portatori di un messaggio speciale riportato sulle retro etichette: “Solo chi sogna può volare”, perché imparare a volare significa avere dei sogni, crederci e realizzarli.

Foto di Marco Zaccagnini

 

È questo l’originale leitmotiv che identifica la nuova filosofia di Colle Moro, ispirata a rispettare la propria eredità guardando al futuro. Un messaggio di speranza e determinazione che proietta la cooperativa verso nuovi traguardi, pur mantenendo quella familiarità che si è guadagnata nel tempo. Un claim svelato nella campagna affissioni on air in questi giorni nella provincia di Chieti e Pescara affiancato dal restyling del logo. Colle Moro cambia volto e lo fa rendendo omaggio al marchio originale, reinterpretandolo in chiave moderna.

Il monogramma dorato, dallo stile classico ed elegante è costituito dalle iniziali aziendali C e M che incorniciano gli elementi caratteristici del territorio, come i monti e le colline che da sempre proteggono i suoi preziosi vigneti. Ad arricchire la nuova identità visiva sono il simbolo della corona, segno di continuità con la propria storia e la data di fondazione, 1961.

Un nuovo brand, lanciato nei giorni scorsi sui social, che mira a rinfrescare l’immagine aziendale custodendone appieno la sua anima e che vuole rievocare, attraverso le linee della terra, la vocazione contadina per esaltarne i valori fondanti e cooperativi.

LE DICHIARAZIONI

Marco Staniscia, Presidente Colle Moro: «È da tempo che auspicavamo in un incontro con i rappresentanti del territorio per poterci confrontare sul mondo del vino abruzzese e non solo. Non a caso, abbiamo voluto organizzare un convegno su quella che io reputo la più bella terrazza sul mare della costa abruzzese: il Trabocco Turchino, che tanto ci sta a cuore. Da anni, siamo impegnati a tutelarlo e a rilanciarne l’immagine per far conoscere a tutti la sua storia legata al nostro caro poeta Gabriele D’Annunzio. Questo trabocco è un simbolo identitario della nostra terra e noi vogliamo custodirne le radici promuovendolo attraverso iniziative culturali ed enoturistiche rispettose del suo immenso valore. Vogliamo sostenere il territorio attraverso eventi che mirano a farlo conoscere perchè dietro il vino c’è anche una terra che va raccontata. È questo il nostro primario obiettivo, perchè è il racconto che carica di significato l’esperienza del turista ed oggi vigne, vini ed esperienze in cantina diventano sempre più un’attrattiva per i viaggiatori italiani e stranieri. Sappiamo bene che la promozione del vino passa attraverso il racconto del nostro territorio e noi vogliamo intercettare gli enoturisti per far scoprire loro cosa c’è dietro ogni bottiglia di vino, offrendo nuove attività come quella di godere appieno, ad esempio, della suggestiva Via Verde. Il vino è ambiente, territorio e paesaggio, il vino racconta le straordinarie ricchezze naturali e le incredibili energie umane del nostro Paese e favorisce una forma di turismo “lento”. Il nostro è un appello a tutti voi a “fare territorio” per spingere con forza la promozione della nostra meravigliosa Regione Abruzzo e le sue bellezze paesaggistiche e culturali. Per questo, siamo qui per creare e rafforzare sinergie con gli attori del territorio, perchè è solo unendo le nostre forze che riusciremo a portare in alto il vino abruzzese e l’immagine della nostra regione. Ringrazio vivamente tutti i nostri soci vignaioli per il lavoro che svolgono quotidianamente, i dipendenti, i fornitori, i clienti che ogni giorno ci scelgono e i membri del Collegio Sindacale e del Consiglio di Amministrazione, in particolar modo Albino Lanci per il suo forte attaccamento alla cantina, la sua dedizione al lavoro, le sue idee e le tante attività di comunicazione e promozione che aiutano la nostra cooperativa a crescere sempre più».

Maurizio Mattucci, Responsabile Marketing dell’Agenzia Sandromengadv: «Un plauso per la location scelta che è bellissima, il Trabocco Turchino è un posto deputato alla cultura, icona principe del territorio abruzzese. È notizia di questi giorni che il Giro d’Italia il prossimo anno passerà lungo la Costa dei Trabocchi e sarà un biglietto da visita per la nostra regione per fare incomimg. Ci piacque subito l’idea della cantina Colle Moro di creare un nuovo logo e nuove etichette legate al territorio, siamo partiti dalla storia, dalla corona, perchè è un’azienda nata 100 anni dopo l’Unità d’Italia grazie alla volontà dei soci, per questo abbiamo voluto raccontare una storia vocata alla vite, partendo da un messaggio positivo “Solo chi sogna può volare”».

Sandro Menga, Direttore Creativo dell’Agenzia Sandromengadv: «Abbiamo voluto rendere più elegante il logo per riposizionare il brand che ha 60 anni di storia ed è noto per la qualità del vino che produce. Ringraziamo il Presidente Staniscia per averci dato questa possibilità e siamo felici di partecipare alla rinascita di Colle Moro, perchè è anche dall’importanza delle etichette che si evince un buon vino».

Vincenzo Marchioli, Enologo della cantina Colle Moro: «Per i nuovi vini Sessantesimo abbiamo scelto delle etichette molto particolari che potessero rappresentare il nostro territorio, formate da 3 carte sovrapposte a rappresentare il mare, la terra e la montagna. I due vini sono stati pensati in occasione dei 60 anni della nostra attività e per noi è un dovere dedicarli ai nostri soci, che curano con amore le nostre vigne».

Nicola Labbrozzi, Sindaco di Frisa: «Il Comune di Frisa va di pari passo con la cantina Colle Moro e ormai da anni fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Siamo felici di essere stati coinvolti dal Sindaco di Tollo Angelo Radica a far parte di un progetto finalizzato a candidare la pergola abruzzese a patrimonio dell’UNESCO e rinnovo la disponibilità a collaborare con la cantina e a rinsaldare il connubio che c’è con il Comune di San Vito Chietino».

Daniele D’Amario, Assessore Regione Abruzzo al Turismo, Beni e attività culturali, Attività produttive: «II vino oggi si vende grazie al territorio che vi è dietro, perchè acquistando una bottiglia di vino sai di acquistare un territorio. Occorre fare ancora tanto a livello regionale perchè quando andiamo in giro per il mondo riusciamo facilmente a far capire dov’è l’Italia ma spiegare dov’è l’Abruzzo è ancora difficile. Il brand Costa dei Trabocchi sta decollando e forse stiamo andando anche troppo avanti con la promozione perché risultiamo carenti sotto il punto di vista della ricettività. Se questo posto nel giro di 10 anni non riuscirà ad offrire un’importante ospitalità perderà la sua attrattiva e per questo dobbiamo puntare sulla micro-ricettività e sul personale formato che abbia una buona conoscenza dell’inglese. Basti pensare che su 133 km di costa il 70% percento dei turisti si ferma in provincia di Teramo perché c’è una ricettività più alta. I numeri legati all’enoturismo sono di nicchia, ma il turista una volta scoperto il nostro territorio difficilmente se ne dimentica. È evidente il connubio strettissimo tra la cantina e il territorio, dove sono presenti soci che hanno vigneti tramandati da padre in figlio. Faccio i complimenti alla cantina Colle Moro per aver adottato il Turchino, i trabocchi sono un brand della Regione Abruzzo, c’è stata un’esplosione negli ultimi anni di questo territorio e dobbiamo imparare a coccolare i turisti per far in modo che loro possano ritornare».

Nicola Campitelli, Assessore Regione Abruzzo all’Urbanistica e territorio, Demanio marittimo, Paesaggi, Energia, Rifiuti: «Ringrazio per l’invito e faccio gli auguri e i complimenti alla cantina Colle Moro, una cantina che ha dato tanto, lavoro e futuro a tanti padri di famiglia, sono felice di questo traguardo. Si parla di Trabocchi e va ricordato un piccolo aspetto, quando noi ci siamo insediati nel 2019 questi versavano in condizioni critiche e in 30 giorni abbiamo approvato una legge regionale per disciplinarli e poi il mio personale pensiero, credo che i trabocchi siano la parte più attrattiva per i turisti, per questo stiamo lavorando insieme ai comuni e alla provincia ad un progetto speciale che riguarda la fascia costiera, questo territorio va sviluppato e pianificato, sapendo che a ridosso ci sono dei borghi importanti. È un territorio che va tutelato, abbiamo realtà ambientali e naturalistiche uniche e dobbiamo cercare di conservare la nostra storia e la cultura, mantenendo il giusto equilibrio tra lo sviluppo antropico e la tutela della costa. Abbiamo in cantiere anche progetti di mobilità sostenibile legati alla Via Verde, la sfida oggi è saper collegare la costa con le aree interne, la pista rappresenta un grande volano per il nostro territorio e abbiamo più volte sollecitato la Provincia affinché quest’opera possa essere riconsegnata il primo possibile e noi ci saremo».

Angelo Radica, Presidente Associazione Nazionale Città del Vino: «Anche io vi faccio i complimenti, sessanta anni e non sentirli, un’azienda in grande salute, avete delle ottime specificità. In questo periodo sto girando l’Italia, ho visitato 9 regioni in 8 mesi e dovunque vado pensano tutti che occorre fare di più in questo settore. L’Abruzzo dal punto di vista vitivinicolo è una regione giovane, dobbiamo credere nelle nostre potenzialità, ovunque parlano benissimo di noi. Le aziende che fanno enoturismo chiedono 3 cose: strade percorribili, dobbiamo lanciare un piano di sistemazione delle strade provinciali e comunali, la seconda cosa che chiedono è la connettività per far si che i turisti non si perdano e terza cosa fare squadra, bisogna remare tutti dalla stessa parte. Oggi, nonostante tutto, in Abruzzo c’è fiducia ma il turismo è completamente diverso, anche l’enoturismo è cambiato, si preferiscono esperienze con soggiorni brevi, l’enoturismo si è trasformato in turismo esperienziale, occorre competenza e un piano di formazione, l’accoglienza è una cosa seria. In poche parole dobbiamo fare rete, promuovere l’accoglienza e migliorare le infrastrutture. La costa dei Trabocchi è un must, il sistema di allevamento a pergola è solo nel nostro territorio, per questo abbiamo lanciato la sua candidatura a patrimonio UNESCO e siamo già riusciti a coinvolgere 20 comuni. Dobbiamo prendere coscienza della nostra identità, abbiamo fatto grandi passi avanti e se ci sono aziende come Colle Moro continueremo a fare un ottimo lavoro».

Filippo Paolini, Sindaco di Lanciano: «Faccio i complimenti alla cantina Colle Moro, oggi ha presentato un logo bellissimo affidandosi a degli esperti, l’immagine è molto importante per un’azienda e auguro loro un in bocca al lupo per le future attività».

Il dibattito è stato seguito dalla presentazione e degustazione della nuova linea di vini celebrativi Sessantesimo di Colle Moro e light dinner a cura del Ristorante Caldora Punta Vallevò.

Scritto da: admin

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